Hotel Principe di Savoia a Milano, luogo simbolo dell’Hotellerie meneghina, ha di recente rinnovato gli spazi dedicati agli eventi creando attraverso un lavoro radicale di ristrutturazione di ambienti versatili e polifunzionali, capaci di trasformarsi a seconda delle diverse esigenze dei clienti finali.
Le sale sono ridimensionabili (possono essere utilizzate separatamente oppure unificate in un unico spazio) e dotate di tecnologie audio e video:
a) in grado di supportare in modo flessibile ogni tipo di evento;
b) discrete e in certi casi indivisibili, perfettamente integrate nelle sale storiche dell’Hotel.
Il corredo tecnologico prevede videoproiettori, monitor, diffusori acustici invisibili, un impianto di ‘room combining’ per condividere i contenuti audio e video, distribuzione audio Dante e video su HDBaseT.
Nel progetto, una particolare cura è stata dedicata agli elementi architettonici e, in particolare, all’integrazione della tecnologia nei nuovi arredi. Su questo punto, l’Architetto Francesca Bosello, Capo Progetti Tecnici, Hotel Principe di Savoia – che ha seguito direttamente lo sviluppo dei lavori nelle sue varie fasi – commenta: «Gli apparati implementati sono stati scelti anche sulla base del loro impatto estetico, in particolare della loro discrezione e ‘non invasività’ per soddisfare le linee guida di interior design. I diffusori acustici, ad esempio, sono invisibili e ricoperti di intonaco. Così abbiamo potuto dare continuità alle decorazioni, senza alterare l’estetica».
Molta attenzione anche all’aspetto del design illuminotecnico, curato – oltre che dalla stessa Bosello – dall’Ingegner Enrico Corelli, dello Studio Corelli, che si è occupato anche degli impianti elettrici. Quest’ultimo, a proposito del suo contributo all’installazione, racconta: «La sinergia con il cliente, con tutti i progettisti e le imprese coinvolte è stata fondamentale per la riuscita del progetto. Non è semplice riuscirci, a maggior ragione quando si tratta, come in questo caso, di dover distribuire chilometri di cavi in pochi metri quadri. Penso che la sfida maggiore per la figura del progettista elettrico oggi sia proprio questa: riuscire a essere un coordinatore dell’impiantistica, capace di collaborare con figure professionali diverse e avere uno sguardo consapevole anche agli aspetti architetturali». In una struttura di hospitality il tempo di cantiere è un fattore sostanziale per garantire continuità e qualità del servizio. per saperne di più